La commissione per il patrimonio culturale storicamente problematico

Sulla base della mozione Pult, il Consiglio federale ha deciso nel 2023 di creare una commissione di espertiper il patrimonio culturale storicamente problematico. Nel marzo 2025 il Parlamento federale ha deciso in merito alla procedura di consultazione.

La commissione per il patrimonio culturale storicamente problematico

Dalla Fotostoria della Rivista svizzera dei musei: Sukkulenten-Sammlung Zürich.

L'Associazione dei musei svizzeri AMS e ICOM Svizzera accolgono con favore l'accordo sulla commissione di esperti indipendenti per il patrimonio culturale storicamente problematico. La commissione, che sarà istituita dalla Confederazione, può essere consultata unilateralmente nel caso di beni culturali nel contesto del nazionalsocialismo che si trovano in musei o collezioni finanziati dallo Stato, al fine di ottenere una raccomandazione per la futura gestione di questi oggetti. Per tutte le altre opere, in particolare quelle provenienti da contesti coloniali, è necessario il consenso di entrambe le parti.

L'AMS e ICOM Svizzera prevedono che le procedure solleveranno questioni estremamente complesse dal punto di vista storico e giuridico.

In particolare, i musei di piccole e medie dimensioni non dispongono quasi mai del know-how necessario né delle risorse umane e finanziarie necessarie. Per questo motivo hanno bisogno di un'assistenza adeguata, come ad esempio una formazione continua. Le associazioni museali ritengono che l'«Ordinanza sulla Commissione indipendente per il patrimonio culturale storicamente problematico», già approvata dal Consiglio federale il 22 novembre 2023, debba ora essere modificata. L'Associazione dei musei svizzeri seguirà questo processo e sarà lieta di partecipare come interlocutore.

Il commento può essere scaricato qui sotto.

Decisione del Parlamento federale marzo 2025

La commissione è istituita dal Consiglio federale in conformità con la modifica della legge sul trasferimento dei beni culturali approvata dal Parlamento. Ha il compito di fornire consulenza al Consiglio federale e all'Amministrazione federale su questioni relative al patrimonio culturale storicamente problematico.

Sono considerati «storicamente problematici» i beni culturali che «a seguito di trasferimenti di proprietà nel contesto del nazionalsocialismo o del colonialismo sollevano questioni». Su richiesta, la Commissione può formulare raccomandazioni non vincolanti nei singoli casi.

Mercoledì 19 marzo 2025, il Consiglio nazionale ha preparato il progetto per la votazione finale. Fino all'ultimo è stato controverso chi può rivolgersi alla commissione e in quali circostanze. Infatti, non in tutti i casi può essere solo un partito a rivolgersi all'organo, come inizialmente voluto dal Consiglio federale e dal Consiglio nazionale.

Ciò dovrebbe essere possibile solo per i beni culturali legati al nazionalsocialismo che si trovano in musei e collezioni pubbliche. In questi casi, sia i singoli individui che i musei dovrebbero poter rivolgersi alla commissione. La sinistra avrebbe voluto consentire la possibilità anche per gli oggetti nelle collezioni private, ma ha perso.

In tutti gli altri casi, ad esempio quando si tratta di oggetti legati al periodo coloniale, tutte le parti coinvolte devono essere d'accordo con il ricorso alla Commissione. Giovedì il Consiglio nazionale ha approvato la proposta del Consiglio degli Stati con 116 voti favorevoli, 53 contrari e 3 astensioni.

All'articolo dell'ATS (in tedesco)